# 25 Aprile ; Mattinata di celebrazioni, a Buttigliera Alta, in occasione della festività nazionale della Liberazione, giovedì 25 aprile, con le consuete iniziative volte a celebrare i valori della Democrazia e della Libertà, in collaborazione con l’Anpi, l’Ana e la nostra Società di Mutuo Soccorso. La manifestazione è partita dal parco della Rimembranza di Ferriera, con la deposizione della corona ai caduti ed è proseguita con il corteo da piazza del Popolo al sacrario di via Rosta, dove si sono tenute le orazioni ufficiali. Orazione affidata allo storico Francesco Rende, che ha dedicato la sua tesi di laurea alla figura del partigiano Mario Greco, a cui è intitolata la sezione Anpi buttiglierese, oltre che una via nel centro del paese. Come ha ricordato il dottor Rende, Mario Greco giunse a Buttigliera al seguito della famiglia, sfollata da Torino per sfuggire i bombardamenti, mentre il padre, Francesco, restò nel capoluogo regionale per proseguire la sua attività a sostegno del regime fascista e della Repubblica di Salò. Mario, nonostante la provenienza da una famiglia fascista, si rifiutò di arruolarsi nell’esercito dei repubblichini e si unì alla divisione partigiana della zona, guidata da Eugenio Fassino. Quando i nazisti minacciarono di mettere a fuoco Buttigliera se lui e i suoi compagni non si fossero consegnati, Mario decise di farsi arrestare e riuscì fortunosamente a fuggire dal treno che lo stava deportando nei campi di concentramento. Tornato a Buttigliera, proseguì la lotta nelle brigate partigiane valsangonesi, ma fu catturato nel grande rastrellamento del novembre del 1944, sacrificandosi, malato di polmonite, per rallentare le truppe che stavano inseguendo i suoi compagni. Fu fucilato a Giaveno, in piazza San Lorenzo, il 29 novembre del 1944, insieme ad altri 13 partigiani e 38 civili.
La sua figura e il suo sacrificio restarono nei cuori dei compagni partigiani che, dopo la Liberazione, chiesero allo stesso Fassino di intercedere per evitare al padre Francesco le conseguenze dell’attivismo a favore dei fascisti.
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